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Esso contiene una raccolta di notizie, analisi e riflessioni sul movimento religioso dei Testimoni di Geova.

sabato 23 marzo 2013

I Testimoni di Geova e la speranza terrena della Grande Folla

Secondo gli insegnamenti dei Testimoni di Geova, e contrariamente a quanto afferma l’apostolo Paolo in Efesini  4:4 che esiste “un’unica speranza”, Dio avrebbe offerto ad un ristretto e limitato numero reale di 144'000 persone una “speranza celeste”, mentre per il resto della stragrande maggioranza dei fedeli, identificati con il termine di “grande folla”, una “speranza terrestre”.

Basano la loro credenza sul capitolo 7 di Rivelazione o Apocalisse, che vede, da una parte, ai versetti 3 a 8, 12'000 eletti da ciascuna delle dodici tribù di Israele identificati come “schiavi del nostro Dio” che devono essere suggellati sulla terra e, ai versetti 9 e 10, una “grande folla” che sta dinanzi al trono e dinnanzi all’Agnello – vedi in calce la citazione dalla Bibbia.

Dall’esame dei versetti qui citati, è vero il contrario: da una parte i 144'000 si trovano … sulla terra mentre sono suggellati e, dall’altra, una grande folla che si trova … in cielo, dove si trova presumibilmente il trono di Dio!

A conferma del fatto che la “grande folla” si trova in cielo e non sulla terra, è sufficiente leggere la seguente scrittura:

(Rivelazione 19:1) ...Dopo queste cose udii ciò che era come l’alta voce di una grande folla nel cielo. Dicevano: “Lodate Iah! La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio...

Per evitare che si faccia il ravvicinamento tra la “grande folla” di Rivelazione 7:9 e quella di Rivelazione 19:1, la Traduzione del Nuovo Mondo, edita dai Testimoni di Geova, aggiunge un esponente [M] dopo l’espressione “grande folla nel cielo” che riporta alla scrittura di Daniele 7:10 dove, non si parla di “grande folla” ma, riferendosi agli angeli, di “mille migliaia che lo servivano”, distogliendo così l’attenzione dell’ignaro lettore dal termine qui usato “grande folla” e concentrandolo sull'opinabile applicazione di “angeli”.
 
In questa scrittura di Rivelazione 19:1, la “grande folla” è intenta a promuovere la lode a Jah, e a lodarlo essa stessa, gridando “la salvezza e la gloria appartengono al nostro Dio”. Similmente, la solita “grande folla”, questa volta quella prediletta dai Testimoni di Geova come erede della speranza terrena, dice esattamente la stessa cosa in Rivelazione 7:10 “E continuano a gridare ad alta voce, dicendo: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio” e, per di più, lo fanno “davanti a Dio che siede sul trono”, davanti al quale essi sono in piedi, ossia in cielo!

Indipendentemente dalla credenza se ci sia o meno una speranza terrena, in nessun modo, come abbiamo visto, la scrittura di Rivelazione 7:9 può essere usata per provare tale credenza!

Riferimenti scritturali:

(Rivelazione 7:3) ...“Non danneggiate la terra né il mare né gli alberi, finché non abbiamo suggellato gli schiavi del nostro Dio sulle loro fronti”...

(Rivelazione 7:4) ...E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila...

(Rivelazione 7:9) 9 Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi dinanzi al trono e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche...

(Rivelazione 19:1) ...Dopo queste cose udii ciò che era come l’alta voce di una grande folla nel cielo. Dicevano: “Lodate Iah! La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio...

(Rivelazione 7:10) 10 E continuano a gridare ad alta voce, dicendo: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello”. 

(Daniele 7:10) ...C’erano mille migliaia che lo servivano, e diecimila volte diecimila stavano in piedi proprio davanti a lui....

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