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Esso contiene una raccolta di notizie, analisi e riflessioni sul movimento religioso dei Testimoni di Geova.

venerdì 24 marzo 2017

Commento sui Testi che hanno fatto la differenza

Anonimo ha scritto …. Il 23 marzo 2017 sotto il post "CD-ROM 'Watchtower Library"

Interessante la tua lista “Testi che hanno fatto la differenza”. Rivela come dai molta importanza ad opinioni di altri uomini che si definiscono liberi di agire come più li aggrada, esattamente come Adamo si sentì libero di mangiare del frutto della Conoscenza del Bene e del Male. Quindi per te la Parola di Dio non “ha fatto la differenza” proprio come la voce di Geova non fece la differenza per Adamo. Isaia 55:9 dice:”Poichè come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri”. Hai scelto “la terra” invece de “i cieli”. Hai deciso chi ascoltare e hai disprezzato i privilegi che avevi.
Finchè Geova non interviene il suo invito a tornare resta valido, ma il prezzo lo decide la tua umiltà…

RISPOSTA:
Caro Amico, Anonimo testimone di Geova,

Penso di non sbagliarmi indirizzandomi a te, non come semplice “anonimo” ma quale “anonimo testimone di Geova”, in quanto tradito, oltre al riferimento a Geova, nell’indicare Dio, dalla natura degli argomenti utilizzati. Mi sono permesso di chiamarti anche “amico”, perché dai tuoi commenti mi dai l’impressione che tu ed io ci conosciamo molto bene e che un tempo eravamo reciproci amici, mentre ora, a causa di regole ostracizzanti imposte verso coloro che, come me, hanno abbandonato il movimento, tu non puoi più farlo, mentre io sì.

Non capisco, però, perché un testimone di Geova, che dovrebbe essere orgoglioso di difendere la propria fede, debba affacciarsi alla rete omettendo di rivelare il suo nome e cognome.
Hai forse paura? Di chi? Non diceva forse l’apostolo Pietro “
chi vi farà del male se divenite zelanti nel bene?” – 1° Pietro 3:13.

Comunque lodo il tuo sincero interessamento e l’invito a “tornare” nel movimento “finché Geova non interviene”.

Dammi ora l’opportunità di confrontarmi con te, ascoltando le mie riflessioni sul contenuto del tuo post:

Anche il tuo interessante commento rivela che dai molta importanza ad opinioni di altri uomini.
Un momento, dirai, ma queste sono parole che ho usato io nei tuoi confronti …
Hai perfettamente ragione, ma, se permetti, credo di poterle usare liberamente anche io nei tuoi propri confronti. Mi spiego:

La Bibbia è generalmente riconosciuta come unicaParola di Dio”, dai cristiani.
Il grossissimo problema è che il numero delle denominazioni religiose e movimenti che si dichiarano “cristiani”, e che fanno appello alla Parola di Dio, ammonta a più di un migliaio.
Avendo un'unica fonte, ciò che può differenziarli è solo l’interpretazione che ne danno. I testimoni di Geova non fanno eccezione alla regola.
Dunque, per le altre fedi cristiane, anche le interpretazioni dei testimoni di Geova, non sono che “opinioni di altri uomini”. Da qui la mia conclusione, simile alla tua, che anche tu “dai molta importanza ad opinioni di altri uomini” in questo caso dei membri del Corpo Direttivo, sedicente unico canale con gli uomini stabilito da Dio.

Venendo ora a ciò che sembra essere il punto principale del tuo post, ossia ai “Testi che hanno fatto la differenza”, affermi e concludi che per me la Parola di Dio, non ha fatto la differenza.
Quando si può parlare di “differenza” e quando si può parlare di “fare la differenza”?

Se una persona, tutta la sua vita, ha gustato SOLO la cucina italiana e ha letto solo libri scritti da grandi cuochi italiani che vantano la propria cucina, denigrando quella straniera, può sapere che esiste una differenza, ma non la conosce e, tanto meno, sa farne la differenza.

L’unica maniera di sapere quale è la differenza è quella di cominciare a leggere libri di cucina non-italiana scritti da chef di quelle cucine straniere, e gustare a quelle cucine, per poter fare poi la differenza!
Non è continuando a leggere solo materiale scritto dal Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, che si può realmente conoscere la differenza per potere poi “fare la differenza”.

Per darti un esempio lampante di ciò che affermo, prendo a prestito il passaggio di Isaia 55:9 da te citato e l’applicazione che ne hai fatta.

Secondo te, la “terra” che avrei “deciso di ascoltare”, sono i famosi “testi che hanno fatto la differenza” perché scritti dagli uomini, invece di scegliere i “cieli”. Ma chi sarebbero questi “cieli”? Non certo la Parola di Dio, alla quale fanno riferimento migliaia di denominazioni religiose cristiane, ma la “Verità”, ossia l’interpretazione che ne fa il Corpo Direttivo.

Ora questo passaggio scritto da Isaia, quando parla della “terra”, riferendovisi come “ai vostri pensieri”, in opposizione ai “miei pensieri”, ossia quelli di Dio, si indirizzava al suo popolo, Israele che si era allontanato dalla retta via. Oggi, semmai, sono quelli che pretendono di essere il suo popolo, o Israele spirituale, che hanno scelto la “terra” con i loro cangianti pensieri umani che sono costretti a spacciare per “luce” divina che viene progressivamente rivelata.


Termino, ringraziandoti dell’invito a “tornare”, che sono certo è un pensiero lodevole e sincero, ma non esiste alcun luogo dove “tornare” se non dove tutti finiamo un giorno o l’altro, la polvere della terra, tutto il resto è pia illusione e non ha nulla a che vedere con l’umiltà. 

lunedì 6 ottobre 2014

Memoirs of a Jehovah's Witness Life by Tylin Joel

Memoirs of a Jehovah's Witness Life by Tylin Joel




Being cast out from an organization that you have only known since birth is catastrophic.  Being faced with shunning by long time friends and family members is devastating.  Discovering that all you were ever allowed to know as “truth” is indeed a grand lie can be bewildering, frustrating and life changing.  Keeping a level head during this transition is not easy.  I have made many mistakes in my 44 years but I try to learn from them.  Discovering that there are hundreds of thousands who share this same pain through experiences is cathartic in many ways.  Nothing has illustrated this or accomplished this fact more than social media and networking on the Internet.  While it is very true that everyone has an opinion or pathway of their own along their recovery journey, the joint camaraderie is still present and some of the people I have met online and through social media have saved my life.  You have saved my daughter’s life.  I thank you for that.

I was born in 1970.  My mother and father brought me into the world in Santa Barbara County and attended the Quarantina Congregation of Jehovah’s Witnesses in Santa Barbara, California.  They moved 15 miles south to the City of Carpinteria and that is the congregation in which I was raised.  When I was thirteen years old, I dedicated my life to serving Jehovah God and I symbolized that dedication by water baptism in a pool outside the Assembly Hall of Jehovah’s Witnesses in Woodland Hills, California. 
My mother was very proficient in training me as the perfect little Jehovah's Witness boy.  I was constantly rescuing my Jehovah’s Witness playmates from various holiday celebrations and political ceremonies at school.  I never had a problem explaining why being a Jehovah's Witness excluded me from a plethora of activities, even taking to task school administration all alone as to why I would not solute the flag or stand for the playing of the National Anthem.